contattologia

spirale diottrica: lac free-form

Articolo tratto da “Spiral diopter: freeform lenses with enhanced multifocal behavior” di L. Galinier et al.

A cura di Rossotto Marco

Tempo di lettura: 3 min

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Nell'articolo di questo mese, il team di BOOM riporta un recente articolo pubblicato nel volume numero 11 di Optica. Questo articolo presenta una nuova geometria legata al mondo delle lenti a contatto multifocali. Nell'articolo si tratta dello sviluppo di una nuova tipologia di lente che utilizza il design freeform e la spiralizzazione per creare vortici ottici, consentendo un'ottimizzazione della multifocalità. I creatori affermano che questo design potrebbe essere estremamente importante per ridurre le dimensioni delle tecnologie emergenti mantenendo comunque la qualità ottica, e potrebbe essere utilizzato in svariati campi oltre all'oftalmologia, come ad esempio nell'imaging monoculare e nella realtà mista.

Nell'articolo si descrive in dettaglio il design e il processo di modellazione della lente, nonché le misurazioni sperimentali ottenute tramite l'uso di una piastra per la messa a fuoco. I risultati ottenuti dimostrano il comportamento multifocale previsto della lente, e gli autori forniscono un'interpretazione fisica del suo comportamento basata sulla presenza di vortici ottici nelle aree focali.

Nello specifico, l'articolo illustra il concetto innovativo di lenti multifocali "spiralizzate", le quali forniscono benefici come la messa a fuoco indipendente e un'ampia gamma di messa a fuoco. Presentate per la prima volta da Jones e Clutterbuck nel 2003 e successivamente sviluppate da Galinier nel 2019, queste lenti consentono di plasmare i punti focali con pochi parametri sulla geometria del diottro, offrendo la possibilità di scegliere il comportamento multifocale e la profondità di fuoco.


La base del design della lente è costituita da una distribuzione di potere all'interno dell'area pupillare che determina la funzione di fase della lente. L'applicazione di questo approccio alla multifocalità e all'estensione della profondità di campo trova impiego in campi diversi come l'imaging monoculare, dove vengono impiegate lenti freeform, ma la progettazione di tali sistemi rimane complessa da ottimizzare. Questi risultati evidenziano il potenziale delle lenti multifocali freeform di Galinier nel fornire una percezione della profondità più ampia riducendo al contempo la dipendenza da aperture ottiche più grandi.

Lo scopo finale della revisione di questo articolo da parte del team di BOOM è quello di mettere in luce un nuovo approccio alla multifocalità delle lenti a contatto, non tanto in termini tecnici e costruttivi della lente stessa quanto attraverso il principio di realizzazione di questa nuova geometria. Restiamo in attesa di scoprire gli sviluppi e rimandiamo alla lettura dell’articolo originale per chi volesse approfondire ulteriori aspetti.


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