contattologia

peso specifico LAC RGP

A cura di Rossotto Marco

Tempo di lettura: 4 min

La lente a contatto rigida ci permette di fornire un apporto diottrico adeguato alla richiesta del soggetto esaminato. La LAC RGP è infatti in grado di dare una correzione diottrica più importante rispetto a quella che riesce a fornire una LAC morbida. Questo avviene grazie a diverse caratteristiche proprie della LAC RGP come ad esempio una minor flessione della lente (grazie proprio alla rigidità della RGP), quando andiamo a compensare un astigmatismo corneale o addirittura un ‘ripristino’ della regolarità corneale come avviene parzialmente con una lente RGP corneale e meglio ancora con una LAC Sclerale. Con la RGP infatti siamo in grado di compensare difetti visivi importanti e patologie, come l’afachia, dove il valore diottrico da riportare sulla LAC è un valore diottrico elevato. Un alto valore diottrico della lente andrà ad influire principalmente su due parametri della LAC: la permeabilità all’ossigeno (Dk) e il peso della lente stessa.

In questo articolo ci soffermeremo e prenderemo in esame il peso specifico dei vari materiali con cui vengono costruite le lenti a contatto rigide e come una corretta valutazione proprio del peso specifico, in fase di progettazione, vada ad influire negativamente o meno sulla dinamica e sull’applicazione della lente.

Per avere una panoramica più completa sul perché il peso specifico della lente sia così importante durante la progettazione di una lente prendiamo in considerazione le forze che agiscono sulla LAC una volta applicata (Fig.1).

Come possiamo vedere la forza di gravità influisce negativamente sull’applicazione e sul movimento della lente, andando a forzare il movimento di quest'ultima verso il basso. Ciò che detta un minor o un maggior movimento della lente è la posizione del ‘Centro di Gravità o baricentro’ della lente (Fig. 2).

In una lente positiva infatti il baricentro della lente è spostato verso la faccia esterna della LAC a causa dell’elevato spessore centrale della lente. In maniera contraria il baricentro di una LAC negativa avrà il suo centro verso la faccia interna e concava della lente. Per questo motivo l'obiettivo dell’applicatore è quello di riuscire, attraverso la modifica della geometria e alla valutazione del peso specifico, a spostare il centro di gravità della lente il più internamente possibile, per evitare che la lente tenda a scappare dalla superficie corneale.

Il peso totale di una lente a contatto viene espresso come il rapporto tra il peso specifico e il volume della lente. 


Peso = Peso Specifico * Volume


Prendiamo il volume della lente e accantoniamolo definendolo fisso e costante. A questo punto avremo: peso della LAC equivalente al peso specifico.

Per questo motivo abbiamo raccolto ed ordinato in un elenco i principali materiali che vengono impiegati nella realizzazione delle lenti a contatto RGP, con relativa permeabilità all’ossigeno (Dk) e peso specifico (rappresentato senza unità di misura perché adimensionale). TABELLA 1

Giallo chiaro → Peso Specifico Basso < 1100

Giallo → Peso Specifico Medio > 1100 e < 1200

Arancione → Peso Specifico Alto > 1200


Nel momento in cui dovessimo andare a progettare una lente a contatto di potere diottrico elevato la prima cosa a cui normalmente l’applicatore pensa è la ‘lenticolazione’. In realtà questo tipo di lavorazione riduce solamente del 10% lo spessore e di conseguenza il peso della lente a contatto. Una corretta valutazione del materiale durante la fase di progettazione ed un’adeguata scelta del peso specifico può ridurre il peso della lente fino al 20%. Per questo motivo una combinazione di peso specifico e lenticolazione può portare alla progettazione di una lente a contatto dal peso veramente ridotto e una conseguente applicazione più funzionale.

Tab. 1

Bibliografia

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