contattologia

Bordo della lente a contatto soft

A cura di Rossotto Marco

Tempo di lettura: 3 min

J.J. Nichols et al. all’interno dell’articolo “The global contact lens market continues to remain resilient as the industry adjust to life with the COVID-19 pandemic” (2022), hanno raccolto i dati sulle vendite di lenti a contatto (dell'anno 2020 e 2021, mercato americano). Seppur i dati siano stati figli di un periodo storicamente più complesso (COVID-19) rispetto agli anni precedenti, è ben visibile come la vendita delle lenti a contatto morbide (soft) abbia preso la fetta maggiore del mercato dei portatori di lenti a contatto.

Figura 1

Per questo motivo è importante comprendere e padroneggiare al meglio tutti gli aspetti legati alla geometria della lente a contatto morbida. Con l’articolo del mese di Dicembre, il team di BOOM Blog vuole incentrare il proprio lavoro sulla forma del bordo della lente a contatto morbida.

L’ ”Edge Lift” indicato nella fig.2 indica il sollevamento al bordo della zona periferica della lente a contatto. È importante che l’edge lift, sia adeguato, nè troppo alto (potrebbe indurre un’applicazione instabile e/o piatta) nè troppo basso (problemi di indentazione e difficoltà nella rimozione).

Figura 2

Nella fig.3 vediamo come il bordo di una lente a contatto morbida con un edge lift non sufficientemente adeguato vada a far sì che la lente a contatto si indenti sulla congiuntiva bulbare e impedisca il ricambio lacrimale post lente. Alla luce di quanto detto, nel momento in cui dovessimo trovare la miglior lente a contatto morbida per il nostro soggetto (in termini di materiale, geometria e valore diottrico) ma questa dovesse causare problemi di indentazione, conoscere e saper modificare il bordo della lente a contatto sarà sicuramente un’arma in più per il contattologo, ai fini di una funzionale e vincente applicazione.

Figura 3

W. Wissen, all’interno dell’articolo “Edge profiles of hydrogel contact lenses and their effect on fitting and wearing characteristics” raccolse e classificò i bordi delle lenti a contatto in modo chiaro e schematico. (Fig.4a e 4b)

Esistono principalmente tre gruppi. Il ‘Gruppo I’ è definito ‘profilo a coltello’, è un profilo appuntito con il bordo posteriore che segue la curva base della lente e il bordo anteriore inclinato. Il secondo gruppo è suddiviso a sua volta in due sottogruppi ‘a’ e ‘b’. Il ‘Gruppo II’ è definito ‘profilo a scalpello’. In questo gruppo ci sono due bordi inclinati a formare l’edge lift, il gruppo ‘a’ ha il bordo più accentuato nella zona posteriore, il gruppo ‘b’ ha il bordo più accentuato nella zona anteriore. Il terzo e ultimo gruppo ha un profilo decisamente più curvo che va ad eliminare quasi completamente qualsiasi tipo di bordo ‘appuntito’.

È facile dedurre che una lente a contatto con il bordo del ‘Gruppo I’, a causa del suo profilo particolarmente appuntito, avrà più possibilità di indentarsi sulla congiuntiva bulbare e provocare una scarso o nullo ricambio lacrimale. In questo caso sarà utile optare per un bordo di uno degli altri gruppi per favorire, di conseguenza, il fit.

Nell’articolo sono menzionate, attraverso la nomenclatura classica più utilizzata in letteratura, alcune delle lenti a contatto più diffuse sul mercato ed è riportata un’immagine del relativo profilo (digitando sul proprio motore di ricerca il nome della LAC di cui vogliamo approfondire il profilo al bordo, troveremo il nome commerciale della lente menzionata).

Figura 4a

Figura 4b

Bibliografia

  • Wöhlk Wissen, Edge profiles of hydrogel contact lenses and their effect on fitting and wearing characteristics (2010)

  • J.J. Nichols, L. Starcher., The global contact lens market continues to remain resilient as the industry adjust to life with the COVID-19 pandemic(2022).

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