Contattologia

SCO SU LAC TORICA

L’analisi di mercato di Nichols e Starcher (2022) evidenzia come il mondo delle lenti a contatto sia in continua evoluzione. Si può notare dal grafico (Fig 1) che l’utilizzo di lenti a contatto morbide toriche è aumentato, a livello globale, del 3% nel 2021 rispetto al 2020 (rispettivamente 26% nel 2021 e 23% nel 2020). È in aumento anche l’impiego di lenti morbide multifocali a dispetto delle lenti morbide sferiche. Si segnala inoltre un incremento nell’utilizzo di lenti RGP toriche e lenti Ortho-K.

A fronte della crescita di utilizzo delle lenti toriche sia nell’ambito di Lac soft che di Lac rigide, è doveroso approfondire uno degli aspetti principali legato alla prescrizione della lente torica. Ci occuperemo in questo articolo della prescrizione di lente morbida torica e la relativa valutazione della rotazione della lente e della sua SCO (Sferocylindrical Over-refraction).

D’ora in avanti quindi faremo riferimento solamente alla valutazione e correzione delle ametropie con l’utilizzo di Lac soft toriche.

Durante la valutazione dell’applicazione di una Lac torica è importante verificare che l'orientamento della lente sia corretto. Può capitare infatti che la lente torica ruoti nella fase di post-ammiccamento e questo vada ad influire negativamente sulla compensazione del difetto visivo.

Le aziende costruttrici di lenti a contatto toriche utilizzano alcuni marcatori, ovvero delle incisioni, che possono essere dot (punti) o tratti, per permettere ai professionisti contattologi di valutare correttamente l’applicazione della lente a contatto. Alcune aziende utilizzano due segni rispettivamente a 0° e 180° (base nasale o tempiale, o meglio ore 3 e ore 9), altre preferiscono utilizzare un singolo segno a 270° (base bassa o meglio ore 6). Esistono altre aziende che applicano tre tratti nella base bassa della lente per facilitare l’eventuale identificazione del grado di rotazione post-ammiccamento.

Questi sono solo alcuni dei segni incisi sulla lente a contatto (Fig.2). Non volendo entrare nello specifico sul metodo di identificazione del segno di marcatura, ma sulla valutazione della sua rotazione, è essenziale chiarire che tale simbolo non identifica l’asse del cilindro correttivo della lente, bensì la posizione del sistema di stabilizzazione. È possibile quantificare più precisamente il grado di rotazione seguendo questa semplice procedura: osservando la lente attraverso la lampada a fessura, allineare il segno di stabilizzazione della lente al fascio luminoso verticale della lampada a fessura. Nel momento in cui la lente ruoterà, allineare il fascio della lampada a fessura alla nuova posizione raggiunta dal simbolo di marcatura della lente nel momento post-ammiccamento. Ora la scala graduata sulla lampada a fessura ci darà l’entità della rotazione post-blink (post-ammiccamento). Più grossolanamente, potremmo definire il grado di rotazione tenendo a mente che tra la base nasale e base bassa ci sono circa 90° di differenza (così come tra la base tempiale e la base bassa) in questo modo una rotazione media tra le due posizioni può essere ricondotta ad una rotazione di circa 45°.

Altrimenti possiamo ricordarci che tra un’ora e l’altra dell’orologio di riferimento ci sono 30° (dalle ore 6 alle ore 7 ci sono 30°, come tra le 7 e le 8 e così via) per avere una più facile ed immediata prima valutazione della rotazione.

Le cause principali della rotazione della lente sono legate: alla toricità della cornea, ad una inadeguata interazione tra palpebra e lente, alla superficie esterna della Lac irregolare, ad un sistema di stabilizzazione (tra i principali prisma ballast, periballast, tenuta palpebrale o lente tronca) non adeguato, al diametro lente (maggiore è il diametro e minore sarà la rotazione), alla curva base (discorso simile a quello sul diametro della LAC) e superficie interna della lente sferica/asferica. É chiaro quindi che sono numerosi i fattori implicati nella rotazione della lente.

Abbiamo compreso come quantificare ed individuare il verso di rotazione. Capiamo ora come poter ovviare a questo problema. Il modo più semplice è quello di ordinare una nuova lente a contatto considerando l’entità della rotazione. Valutata la rotazione di 10° post-blink di una lente a contatto torica dovremmo andare a sommare o sottrarre questa quantità all’asse del cilindro correttivo della nuova lente a contatto. Esistono diversi modi per ricordarsi come sommare o sottrarre l'entità della rotazione.

Ad esempio l’acronimo LARS (Left Add, Right Subtract) indica di sommare l’entità della rotazione se la rotazione è verso sinistra (guardando singolarmente la lente che sia la destra o la sinistra) e sottrarre l’entità della rotazione se è verso destra.

Un altro modo per ricordare se sommare o sottrarre il grado di rotazione è:

Rotazione Oraria → Aggiungi

Rotazione Antioraria → Sottrai

Nel caso in cui la rotazione della Lac implichi una variazione della correzione diottrica è quindi necessaria una sovrarefrazione. La sovrarefrazione può anche essere necessaria nel momento in cui un portatore abituale di Lac toriche dovesse riportare una diminuzione e/o variazione di visus. Utilizzando il calcolo vettoriale e l’impiego delle matrici di potenza saremo in grado di determinare la Lac risultante.

Verranno descritti di seguito i passaggi per determinare il disallineamento della LAC torica partendo appunto dalla sovrarefrazione sfero-cilindrica e verrà proposto un modello di spreadsheet (facilmente compilabile su un foglio di calcolo qualsiasi).

Si utilizza una matrice di relativamente semplice comprensione. Lo spreadsheet è descritto per facilitare l’utilizzo del modello nella pratica clinica e in sala refrazione.

I passaggi seguenti sono tratti da ‘An Easier Method to Obtain the Sphere, Cylinder and Axis from an Off-Axis Dioptric Power Matrix’ di M.P. Keating et al.

Nel caso in cui la rotazione della Lac implichi una variazione della correzione diottrica è quindi necessaria una sovrarefrazione. La sovrarefrazione può anche essere necessaria nel momento in cui un portatore abituale di Lac toriche dovesse riportare una diminuzione e/o variazione di visus. Utilizzando il calcolo vettoriale e l’impiego delle matrici di potenza saremo in grado di determinare la Lac risultante.

Verranno descritti di seguito i passaggi per determinare il disallineamento della LAC torica partendo appunto dalla sovrarefrazione sfero-cilindrica e verrà proposto un modello di spreadsheet (facilmente compilabile su un foglio di calcolo qualsiasi). Si utilizza una matrice di relativamente semplice comprensione. Lo spreadsheet è descritto per facilitare l’utilizzo del modello nella pratica clinica e in sala refrazione.

I passaggi seguenti sono tratti da ‘An Easier Method to Obtain the Sphere, Cylinder and Axis from an Off-Axis Dioptric Power Matrix’ di M.P. Keating et al.


L’SCO (SferoCylindrical Over-refraction) può essere utilizzata per determinare il grado di disallineamento della LAC.

La matrice utilizzata ha forma 2x2:

Formula (1)


Step 1: Esprimere sia la refrazione sul piano oculare ((Oc Rx) ovvero la refrazione del difetto visivo ma ricalcolata sul piano oculare) sia la SCO nella forma di matrice di potere diottrico (F):


Formula (2)


Dove S → potere sferico, C → potere cilindrico e θ → asse in radianti


Step 2: Sommare la matrice di potere della SCO alla matrice di potere della refrazione sul piano oculare (Oc Rx) per ottenere la matrice di potere (Fr) per la Lac risultante


Formula (3)


Step 3: Convertire la matrice della Lac risultante nella forma sferocilindrica usando la seguente formula:


Formula (4)


Se la matrice è 2x2:

traccia (t) = a11 + a22

determinante (d) = (a11a22) - (a12a21)


Per convertire la matrice della Lac risultante nella notazione sferocilindrica, il potere sferico Sr, il potere cilindrico Cr e l’asse θr della Lac risultante usare le formule seguenti:

Dove θr è in gradi (°). Addentrarsi in questi passaggi matematici può essere dispersivo e poco chiaro, per questo motivo può essere utile e di facile realizzazione un foglio di calcolo che permetta di svolgere questi passaggi con rapidità. È possibile copiare il modello riportato nell'immagine per ottenere il proprio modello di calcolo.


Foglio di calcolo 1


N.B.: se il modello dovesse restituire un messaggio di errore di inserimento formula provare a modificare la formula ‘sin’ in ‘sen’ (o viceversa) e la funzione ‘if’ nella funzione ‘se’ (o viceversa).


Segue un esempio utilizzando il modello riportato:

Il soggetto in esame ha refrazione oculare → Oc Rx: +11.00/-1.75*30°

La sovrarefrazione sfero-cilindrica → SCO +2.00/-0.75*155°

Il calcolo della lente equivalente, quindi il potere della nuova Lac, viene calcolato attraverso il modello sopra descritto → +12.50/-1.75*17°

Per questo motivo al momento del riordino della nuova Lac dovremo prendere in considerazione il fatto di compensare la sovrarefrazione.


Foglio di calcolo 2


Se l’acuità non migliora attraverso la SCO, le cause possono essere imputate ad un basso fitting della Lac, ad una lente di bassa qualità (o dei depositi che possono formarsi sulla sua superficie) o a diverse forme di patologie oculari (Myers et al., 1990).



Foglio di calcolo 1

Foglio di calcolo 2

Bibliografia:

  • Efron N., Contact Lens Practice (2018)

  • Keating M.P., An Easier Method to Obtain the Sphere, Cylinder and Axis from an Off-Axis Dioptric Power Matrix (1980)

  • Long W.F., A matrix formalism for decentration problems (1976)

  • Myers, R. I., Jones, D. H., & Meinell, P. Using over-refraction or problem solving in soft toric fitting. Int. Contact Lens Clin., 17, 232–234 (1990).

  • J.J. Nichols, L. Starcher., The global contact lens market continues to remain resilient as the industry adjust to life with the COVID-19 pandemic(2022).



A cura di Rossotto Marco