refrazione

presbiopia e cataratta: dls

A cura di Rossotto Marco

Tempo di lettura: 3 min

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Nell’ultimo periodo il panorama optometrico globale è stato occupato prevalentemente da articoli riguardanti la gestione, valutazione, prevenzione e compensazione della miopia. Non dobbiamo dimenticarci però, in quanto professionisti della visione, di alcuni aspetti fisiologici che riguardano l’occhio. Visto l’aumentare dell’età media della popolazione mondiale, non possiamo trascurare gli aspetti che implicano le abilità e le capacità accomodative e in modo particolare l’invecchiamento e il deterioramento proprio del cristallino. Per questo motivo in questo breve articolo andremo a dare un’occhiata a quella che è l’incidenza di presbiopia e di età di insorgenza della cataratta, facendo riferimento ad uno degli articoli più recenti in questo ambito “Presbyopia and cataracts: Dysfunctional lens syndrome” (Cecelia Koetting, 2023).

Nel 2022, i casi totali di presbiopia erano circa 123 milioni negli Stati Uniti, con una prevalenza compresa tra l'83,0% e l'88,9% negli adulti di 45 anni o più. Degli 1,8 miliardi di presbiti stimati in tutto il mondo, 826 milioni di casi non hanno una correzione della vista o hanno una correzione inadeguata. Questo significa che il 45% delle persone con presbiopia ha bisogno di una correzione o di un trattamento migliore. Circa 95 milioni di persone in tutto il mondo hanno una riduzione della vista da moderata a grave legata alla cataratta non trattata. 

Numerosi studi hanno dimostrato una diminuzione dei punteggi relativi alla qualità della vita nei pazienti affetti da presbiopia e cataratta. La difficoltà a svolgere attività di routine da vicino può aumentare l'angoscia e diminuire l'autostima. Un altro studio ha rilevato che una scarsa acuità visiva, una ridotta sensibilità al contrasto e una diminuzione del campo visivo sono tutti fattori di rischio per i pazienti che riferivano 2 o più cadute e perdite di equilibrio in un periodo di 12 mesi.


Uno studio pubblicato nel 2023 ha rilevato che i pazienti con cataratta, in particolare gli uomini, hanno maggiori probabilità di sviluppare un disturbo depressivo maggiore rispetto a quelli senza cataratta. 

Con l'invecchiamento, il cristallino aumenta di rigidità e spessore, facendo sì che le forze vettoriali provenienti dalle zonule si distribuiscano su una regione più ampia intorno all'equatore. Questo porta a una diminuzione dell'effetto sulla forma della lente con la contrazione e il rilassamento delle zonule, riducendo la funzione accomodativa. Questi cambiamenti accomodativi sono accompagnati dall'ingiallimento del cristallino e dalla diminuzione delle dimensioni della pupilla. Insieme creano la DLS, un termine proposto nel 2005 per descrivere i continui cambiamenti del cristallino legati all'invecchiamento. Per i pazienti con DLS non corretta o sottocorretta , la perdita della funzione visiva può avere un notevole peso emotivo ed economico. 

Per questi motivi il lavoro di ottici e optometristi in fase di compensazione e prevenzione è molto importante al fine di fornire un supporto professionale di livello agli utenti finali.


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